La cucina italiana punta all’UNESCO. A bordo la Fassona Cazzamali.
Nave Amerigo Vespucci

Il 2025 potrebbe essere un anno storico: la cucina italiana è candidata a diventare patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO. Per promuovere questa candidatura, chef stellati, istituzioni e produttori si sono incontrati a bordo della nave scuola "Amerigo Vespucci" per una cena di gala che celebrasse le eccellenze italiane. Fra queste, la Fassona di razza piemontese Cazzamali.

Carne di una filiera che lavora ogni giorno con rigore, rispetto e visione. Allevatori che seguono ogni capo come fosse unico, macellai che operano con tecnica e sensibilità, chef che cercano verità e autenticità prima ancora dell’applauso.

Su quella nave, insieme alla nostra Fassona, c’era tutto questo mondo. Un modo preciso di fare carne e ristorazione: etico, responsabile, realmente sostenibile. È questo che ha trovato spazio su un palcoscenico internazionale. Ciò che distingue profondamente la nostra cucina nel mondo. Un ottimo motivo per cui meritare questa prestigiosa candidatura.

Ogni taglio racconta una scelta.

La tua può cambiare la filiera.

Dalla nave Vespucci un manifesto per la carne sostenibile.

La serata organizzata da Euro-Toques ha trasformato la nave scuola Vespucci in un ristorante sospeso tra passato e futuro. In ogni piatto, la prova concreta che l’Italia sa ancora fare sistema attorno alla qualità. La cucina, in questa occasione, non è stata solo spettacolo, ma dichiarazione di intenti.

Tra i protagonisti del menu firmato dagli chef stellati, la Fassona piemontese targata Cazzamali ha dato vita a un piatto d’autore: filetto accompagnato da una profumata salsa al timo e sambuca Molinari, gnocco alla romana e cuore tenero di insalata cappuccina. Un equilibrio di sapori che ha conquistato palati eccellenti e istituzioni, dimostrando che scegliere bene è il primo passo per fare bene.

Il macellaio, garante di un sistema giusto.


Un messaggio potente, lanciato da una delle vetrine più autorevoli, che incoraggia chi ha scelto la via più impegnativa a non cambiare rotta. Per la carne, significa onorare il lavoro degli allevatori, rispettare l’animale, dare valore alla filiera.

Il macellaio non è solo chi taglia: è chi interpreta, consiglia, connette. Lavora affinché ogni parte dell’animale trovi il suo posto e ogni attore della filiera il suo riconoscimento.

Chi fa questo mestiere oggi ha la possibilità – e la responsabilità – di orientare il cambiamento: facendo cultura, ascoltando gli chef, valorizzando ogni taglio.

Marco Cazzamali con mezzene di Fassona di razza piemontese - Macelleria Cazzamali - Romanengo (CR)

Una comunità che guarda avanti.

Mentre il 2025 promette nuovi traguardi, chi condivide questa visione è già in cammino.

Se anche tu senti di farne parte – come chef o ristoratore – hai trovato la carne che parla la tua stessa lingua. La Fassona di razza piemontese Cazzamali è disponibile per gli ordini: selezionata, certificata, pronta per fare la differenza.

Un saluto, Famiglia Cazzamali.

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